27 nov 2006.
La sicurezza idraulica sarà raggiunta nella stagione 2007-2008. Intanto la Protezione Civile si attiva ad ogni allerta maltempo.
Ieri, durante la quinta riunione del Comitato Marina Velka senza fango, nato in seguito ai ripetuti straripamenti del fiume Marta, più di un centinaio di cittadini alluvionati hanno incontrato i rappresentanti della Regione Lazio.
L'ing. Mele, Commissario Straordinario dell'Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (Ardis) ha annunciato che il 23 novembre scorso è stato inviato, per la pubblicazione sul Gazzettino Europeo, il bando di gara relativo al progetto di arginatura del fiume Marta. La consegna dei lavori alla ditta vincitrice avverrà entro il maggio 2007 e il tempo di esecuzione delle opere è stato stimato in 270 giorni consecutivi, con un premio in caso di riduzione dei tempi di realizzo. La sicurezza idraulica sarà, quindi, raggiunta nella stagione 2007-2008.
Compatibilmente con la sicurezza degli argini (che arriveranno fino a quattro metri), è stato valutato il progetto di intervento di rinaturalizzazione del sito con piante idonee, presentato dal dott. Vincenzo Ferri. Inoltre, nei prossimi anni, l'autorità di bacino e l'Ardis, studieranno la possibilità di costruire casse di espansione a monte dell'abitato. Poiché i necessari lavori di pulitura dell'alveo del fiume, già effettuati dal Consorzio di Bonifica della Maremma etrusca, non si possono ritenere sufficienti a sventare definitivamente il rischio alluvione, il Direttore della Protezione Civile Maurizio Pucci ha assicurato la presenza costante delle forze incaricate di trarre in salvo i cittadini. Ad ogni allarme maltempo, infatti, Regione e Provincia hanno avuto il compito di inviare volontari che controllino la situazione e che intervengano tempestivamente in caso di necessità. Infine, il Comitato è stato invitato, il prossimo venerdì, a partecipare ad una riunione in Regione volta ad approntare un efficace piano di emergenza che sappia sopperire alle carenze di coordinamento dei volontari della Protezione Civile segnalate dai cittadini durante gli scorsi fenomeni alluvionali.
I cittadini alluvionati hanno giudicato positivamente il lavoro della Regione Lazio che, come ha sottolineato Marco Acciari, dell'Assessorato all'Ambiente, per la prima volta in venti anni, si è attivata concretamente per risolvere il dissesto idrogeologico della Valle del Marta. Il Comitato si augura che faccia altrettanto anche il Comune di Tarquinia che, nonostante fosse stato invitato, non ha partecipato alla riunione. I cittadini di Marina Velka e Tarquinia Lido si chiedono, infatti, come mai, in tali zone, non ci siano stati sensibili miglioramenti nelle infrastrutture, nonostante gli oltre due milioni di euro di fondi regionali versati nelle casse del comune per le alluvioni del 2004 e del 2005.
Dott.ssa Elena Maria Scopelliti
(presidente del Comitato Marina Velka senza fango)
Foto dell'incontro
Verbale della riunione
Ieri, durante la quinta riunione del Comitato Marina Velka senza fango, nato in seguito ai ripetuti straripamenti del fiume Marta, più di un centinaio di cittadini alluvionati hanno incontrato i rappresentanti della Regione Lazio.
L'ing. Mele, Commissario Straordinario dell'Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (Ardis) ha annunciato che il 23 novembre scorso è stato inviato, per la pubblicazione sul Gazzettino Europeo, il bando di gara relativo al progetto di arginatura del fiume Marta. La consegna dei lavori alla ditta vincitrice avverrà entro il maggio 2007 e il tempo di esecuzione delle opere è stato stimato in 270 giorni consecutivi, con un premio in caso di riduzione dei tempi di realizzo. La sicurezza idraulica sarà, quindi, raggiunta nella stagione 2007-2008.
Compatibilmente con la sicurezza degli argini (che arriveranno fino a quattro metri), è stato valutato il progetto di intervento di rinaturalizzazione del sito con piante idonee, presentato dal dott. Vincenzo Ferri. Inoltre, nei prossimi anni, l'autorità di bacino e l'Ardis, studieranno la possibilità di costruire casse di espansione a monte dell'abitato. Poiché i necessari lavori di pulitura dell'alveo del fiume, già effettuati dal Consorzio di Bonifica della Maremma etrusca, non si possono ritenere sufficienti a sventare definitivamente il rischio alluvione, il Direttore della Protezione Civile Maurizio Pucci ha assicurato la presenza costante delle forze incaricate di trarre in salvo i cittadini. Ad ogni allarme maltempo, infatti, Regione e Provincia hanno avuto il compito di inviare volontari che controllino la situazione e che intervengano tempestivamente in caso di necessità. Infine, il Comitato è stato invitato, il prossimo venerdì, a partecipare ad una riunione in Regione volta ad approntare un efficace piano di emergenza che sappia sopperire alle carenze di coordinamento dei volontari della Protezione Civile segnalate dai cittadini durante gli scorsi fenomeni alluvionali.
I cittadini alluvionati hanno giudicato positivamente il lavoro della Regione Lazio che, come ha sottolineato Marco Acciari, dell'Assessorato all'Ambiente, per la prima volta in venti anni, si è attivata concretamente per risolvere il dissesto idrogeologico della Valle del Marta. Il Comitato si augura che faccia altrettanto anche il Comune di Tarquinia che, nonostante fosse stato invitato, non ha partecipato alla riunione. I cittadini di Marina Velka e Tarquinia Lido si chiedono, infatti, come mai, in tali zone, non ci siano stati sensibili miglioramenti nelle infrastrutture, nonostante gli oltre due milioni di euro di fondi regionali versati nelle casse del comune per le alluvioni del 2004 e del 2005.
Dott.ssa Elena Maria Scopelliti
(presidente del Comitato Marina Velka senza fango)
Foto dell'incontro
Verbale della riunione
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