Sabato 21 gennaio, assemblea pubblica sotto al Comune di Tarquinia, in merito alle alluvioni che hanno colpito la zona.
Oggi si è tenuta una proficua assemblea pubblica davanti al Comune di Tarquinia per discutere delle recenti alluvioni che hanno colpito la zona.
L'assemblea è stata indetta dal Comitato "Marina Velka senza fango" per fare in modo che i cittadini, gli agricoltori e i commercianti potessero esprimere in unico coro le loro legittime richieste.
Nonostante fossero stati invitati, non hanno partecipato né il Sindaco di Tarquinia, né la Giunta, né il Consiglio Comunale. L'unico rappresentante presente dell'attuale amministrazione è stato il consigliere di minoranza Luigi Daga che ha espresso la propria solidarietà agli alluvionati e ha promesso di fare il possibile affinché essi possano presenziare ai prossimi consigli comunali in cui si discuterà degli interventi del post alluvione. Poiché non tutti gli interessati alla questione hanno potuto partecipare alla riunione avvenuta il giorno precedente presso il Comune di Tarquinia, la presidente del Comitato "Marina Velka senza fango" Elena Maria Scopelliti ne ha esposto ai presenti i contenuti. In particolare il fatto che, nonostante ripetute domande, il Sindaco non abbia risposto in modo chiaro sulle modalità in cui la sua amministrazione spenderà il milione e duecentomila euro versati dalla Regione per l'alluvione del 2004. Gli alluvionati di Marina Velka e Tarquinia Lido ritengono sia una questione prioritaria il ripristino e la messa a norma delle infrastrutture, ma non sanno ancora se questo sarà fatto e, soprattutto, se sarà fatto in tempi brevi. In questo momento, nelle suddette zone, alcune strade sono crollate, lasciando posto a dei veri e propri burroni e le fogne sono talmente malmesse che basta un acquazzone per creare allagamenti. Inoltre, non si hanno notizie sula bonifica del Fosso dei giardini di Tarquinia Lido, responsabile di ripetute inondazioni nella zona. Secondo il comunicato inviato al Comitato dal Consigliere Regionale Giuseppe Mariani "le Istituzioni hanno l'obbligo di intervenire preventivamente e tempestivamente".
Su tale linea ha concordato Christiana Soccini, dei Verdi di Tarquinia che ha, inoltre, spiegato la necessità di precisi interventi sul territorio, quali la creazione di bacini di contenimento lungo il corso del fiume Marta, con l'istituzione di un parco archeologico e fluviale. Infine, ha mosso un appello da parte del Comitato "No Coke", per la partecipazione alla manifestazione del 4 febbraio contro la conversione a carbone della Centrale elettrica di Civitavecchia. I presenti hanno assicurato la loro presenza, consci del fatto che una tale centrale sarebbe il colpo di grazia per un territorio già tanto devastato.
Il presidente dell'Università Agraria di Tarquinia è intervenuto per spiegare quanto la situazione sia drammatica per gli agricoltori e quanto sia assolutamente necessario procedere alla messa in sicurezza della zona, tramite interventi efficaci e rispettosi dell'ambiente quali i bacini di contenimento. Ha, quindi garantito il suo appoggio per ogni tipo di iniziativa mossa in tal senso.
Tutti i partecipanti all'assemblea si sono ripromessi di continuare a lottare insieme, affinché il territorio venga bonificato e vengano riconosciuti i legittimi risarcimenti ai cittadini danneggiati da ben tre alluvioni in meno di un anno.
Elena Maria Scopelliti
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