25 Marzo. Summit a Capodimonte.

Oggi 25 marzo, presso il comune di Capodimonte, si è tenuta una riunione in cui sindaci, assessori, cittadini ed agricoltori che vivono quotidianamente la disastrosa situazione idrologica del lago di Bolsena e del fiume Marta, hanno chiesto alla Regione impegni concreti ed immediati per fronteggiare l'emergenza.

Convinti che i problemi del lago vadano affrontati congiuntamente ai problemi fiume che ne è emissario, si sono incontrati i sindaci, i consiglieri e gli assessori dei Comuni di Capodimonte, San Lorenzo Nuovo, Marta, Bolsena, Gradoli, Montefiascone e Tarquinia, oltre a rappresentanti del Comitato degli agricoltori "Terre della Valle del Marta", dell'Università agraria di Tarquinia e del Comitato Marina Velka senza fango, che ha organizzato l'incontro.

I cittadini, gli agricoltori e il Comune di Tarquinia hanno espresso una forte preoccupazione per il rischio di nuovi straripamenti del Marta, e dei torrenti e fossi annessi, a causa della presenza di ostruzioni e deviazioni lungo i loro corsi che è sono stati provati da due alluvioni in meno di un anno e dall'assenza di una manutenzione periodica. I sindaci, i consiglieri e gli assessori dei comuni che i si affacciano sul lago di Bolsena, il cui livello è ormai talmente alto che le spiagge e gli alberi sono sott'acqua, hanno chiesto interventi immediati per evitare che la stagione turistica sia del tutto compromessa.

Marco Acciari della segreteria dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio ha assicurato i presenti sull'impegno della Regione per risolvere la situazione e si è impegnata a stanziare i fondi necessari a riparare le paratoie che collegano il fiume al lago, ma non ha dato tempi certi, né per la pulitura e la risagomatura di tutto l'alveo del fiume Marta e né per gli altri interventi adatti a ridurre il livello del lago di Bolsena.

Probabilmente a novembre inizieranno i lavori del nuovo progetto di arginatura del Marta che è stato da poco commissionato all'Ardis, dopo che il precedente progetto è stato considerato non adatto. I cittadini e gli agricoltori si chiedono, però, se esso sarà veramente efficace senza una manutenzione straordinaria di tutto il fiume, dei torrenti e dei fossi. La riunione si è sciolta con la promessa dei presenti di continuare a vigilare congiuntamente affinché sia salvaguardata la sicurezza della zona nella quale si sta consumando un disastro ambientale che sta mettendo in ginocchio cittadini, agricoltori e commercianti.

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