La lettera inviata dall'avv. Emanuela Muller il 31.08.2006
Egr. Sig. SINDACO
DEL COMUNE DI TARQUINIA
Piazza Matteotti, n. 7
01016 - Tarquinia (VT)
e p. c.
Egr. Sig. PREFETTO DI VITERBO
Oggetto : segnalazione degrado Lido di Tarquinia e inefficienza sistema fognario - allagamenti - destinazione fondi regionali.
La presente in nome e per conto dei proprietari di immobili ed esercenti attività commerciali in Tarquinia Lido, aderenti e non al Comitato Marina Velca Senza Fango, al fine di segnalare il totale stato di degrado in cui versa il Lido di Tarquinia, soprattutto dopo le ben note alluvioni del 4-5.12.2004 e 15-16.11.2005, con esondazione del Fiume Marta e del Fosso Scolo dei Giardini, non dovuta semplicemente ad eventi atmosferici, ma anche e soprattutto alla mancanza di manutenzione e di lavori idraulici per la messa in sicurezza dei suddetti corsi d'acqua, benché l'urgente necessità di tali lavori fosse nota da tempo alle Istituzioni competenti.
Il tutto, aggravato dall'inefficienza del sistema fognario, ha comportato allagamenti all'interno delle abitazioni (acqua e fango fino ad un'altezza di 100 cm.), con conseguenti gravi ed ingenti danni a immobili, mobili e suppellettili, peraltro mai risarciti.
In particolare si rappresentano i seguenti problemi, che, seppur più volte segnalati per iscritto al Comune, sono stati dallo stesso totalmente ignorati:
- inefficienza del sistema fognario, non in grado di far defluire l'acqua piovana neanche in caso di semplici precipitazioni estive di breve durata e ulteriormente e gravemente danneggiato dal fango accumulatosi a seguito delle citate alluvioni.
In caso di precipitazioni, infatti, si creano estesi allagamenti non solo nelle strade, ma anche nelle abitazioni, poiché l'acqua dapprima si accumula abbondantemente nella sede stradale e, successivamente, si riversa nei giardini delle case, per poi penetrare anche al loro interno.
Tali fenomeni si riscontrano maggiormente nelle vie limitrofe la Chiesa del Lido, nelle quali si riversa anche abbondante acqua proveniente dai campi situati dietro le suddette vie, e nella zona delle cd. "case bianche", in particolare in Viale dei Navigatori, Via Ross, Via Amundsen, Via Marco Polo, Piazza Magellano.
Come è noto, poi, Viale dei Navigatori (nella parte compresa tra Piazza Magellano ed il Fosso Scolo dei Giardini) è in forte depressione rispetto alle altre vie circostanti, tant'è che le suddette strade vi si immettono in discesa, con le intuibili conseguenze in caso di pioggia. Occorre, a tal proposito, segnalare che l'unica grata sita in Viale dei Navigatori, che dovrebbe consentire il deflusso dell'acqua piovana, è, invece, quasi completamente ostruita non solo da una folta vegetazione, ma, soprattutto, a distanza di ben 10 mesi, ancora dal fango dell'ultima alluvione (!), come da documentazione fotografica che si allega (cfr. foto n. 1 e 2).
Tale circostanza è stata segnalata nel corso dei passati mesi dai cittadini del Lido, costretti in più occasioni a tentare di liberare (sotto la pioggia e con "mezzi di fortuna") la grata, al fine di scongiurare allagamenti all'interno delle proprie abitazioni. Da ultimo (precisamente in data 23.08.2006) è stato contattato l'Assessore Maneschi, il quale ha finalmente incaricato la Multiservizi S.p.A. di provvedere urgentemente, ma, a tutt'oggi, nessun lavoro è stato effettuato;
- cattivo odore proveniente dai tombini siti sul Lungomare, in particolare quelli posti in prossimità dello stabilimento "Nando" e nel tratto compreso tra gli stabilimenti "Gradinoro" e "Gravisca";
- nonostante siano trascorsi 10 mesi dall'alluvione, permane ancora il fango lungo le strade e sui marciapiedi (cfr. foto n. 3, 4, 5) e cumuli di fango agli angoli delle vie (cfr. foto n. 6). La situazione si aggrava, ovviamente, in caso di pioggia;
- scarsa pulizia delle strade;
- inesistenza di marciapiedi in Viale dei Navigatori nel tratto compreso tra il Fosso dei Giardini e Via Andrea Doria : ai bordi della strada c'è solo terra, che diventa fango in caso di pioggia (e, su un lato, sono stati creati i parcheggi a pagamento);
- l'ormai noto problema del Fosso Scolo dei Giardini, che non si sta qui a ribadire per l'ennesima volta.
I cittadini del Lido si chiedono, perché, nonostante le innumerevoli richieste rivolte al Comune di Tarquinia, al fine di risolvere i citati problemi e restituire un minimo di decoro alla zona, peraltro altamente turistica, la situazione permanga, invece, sempre la stessa.
La scusante è sempre la mancanza di risorse economiche.
Eppure gli abitanti del Lido pagano l'ICI (il 7 per mille - una delle aliquote più alte in Italia) e la TARSU (peraltro inspiegabilmente richiesta ai non residenti per l'intero anno e considerando un nucleo familiare di quattro persone, senza tener conto della realtà dei fatti) ed entrate provengono anche dai parcheggi a pagamento.
Eppure la Regione Lazio ha stanziato, in favore del Comune di Tarquinia, € 1.200.000,00* per l'alluvione 2004 e € 1.250.000,00* per l'alluvione 2005, da destinarsi a lavori per le zone alluvionate, ovvero Tarquinia Lido e Marina Velka.
Leggendo, però, le delibere comunali 26.07.2005, n. 219 e 06.04.2006, n. 71, relative alla destinazione dei suddetti stanziamenti, si prende atto che, di tali somme (totali € 2.450.000,00*), solo una minima parte è stata destinata ad opere per le citate zone colpite dalle alluvioni:
- sistemazione rete fognante e idrica di Tarquinia e Tarquinia Lido (€ 120.000,00*) e in località Voltone (€ 80.000,00*) e rimborso spese al Consorzio Voltone (€ 168.570,00*) per l'alluvione 2004;
- sistemazione di aree, pozzi, serbatoi e acquedotto in Tarquinia Lido e Marina Velka, nonché sostituzione di un tratto di conduttura idrica in Tarquinia Lido (€ 277.445,61*, quale somma "rimasta disponibile") per l'alluvione 2005.
Con lettere del 3.07.2006 e 5.07.2006, rimaste prive di riscontro, è stato richiesto al Comune di Tarquinia, ai sensi della Legge n. 241 del 1990, così come modificata dalle Leggi n. 15 e n. 80 del 2005, di conoscere la specifica di tali interventi, dal momento che i cittadini non hanno riscontrato alcun miglioramento della situazione.
Con le medesime lettere veniva anche richiesto di giustificare una serie di ingenti spese effettuate dal Comune sempre con i fondi regionali per le alluvioni, quali:
- € 150.000,00* per il restauro delle mura medioevali di Tarquinia paese;
A tal proposito si segnala che proprio ultimamente (notizia del 3.08.2006) la Direzione Regionale della Protezione Civile ha stanziato, in favore del Comune di Tarquinia, per il medesimo scopo (restauro delle antiche mura perimetrali danneggiate dall'alluvione 2004), ben € 580.000,00*;
- € 330.194,05* per spese su (non precisati) impianti comunali;
- € 454.715,17* (!) in favore della Multiservizi S.p.A..
Con la presente lettera si reitera, pertanto, sempre ai sensi della Legge n. 241 del 1990, così come modificata dalle Leggi n. 15 e n. 80 del 2005, e per i motivi già esposti nelle citate racc. a/r del 3 e 5.07.2006, la richiesta di spiegazioni in merito e la specifica delle suindicate spese.
Gli abitanti del Lido di Tarquinia confidano nel Sindaco, affinché lo stesso provveda al più presto alla risoluzione dei problemi segnalati, che riguardano, in particolar modo, la zona delle cd. "case bianche" e la zona limitrofa la Chiesa.
In attesa di cortese riscontro, invio distinti saluti.
Roma, 31.08.2006
Comitato Marina Velca Senza Fango
Avv. Emanuela Muller